Critic@mente – Il libro segreto di Dante

Com’è morto Dante? Dov’erano gli ultimi 13 capitolo del Paradiso? Cosa centrano i templari? Cos’è il Veltro?

A queste e tante altre domande sembra fornire una risposta Il libro segreto di Dante di Francesco Fioretti edito Newton & Compton.

Onestamente inizio a stufarmi di vedere una gran ressa di ricerche, strani casi ingarbugliati, morti misteriose, templari (da Dan Brown in poi un profluvio), di libri in cui si cerca di fondere storia e finzione… ma in questo caso a fare la differenza è l’autore: un vero esperto di Dante.

Certo gli enigmi potrebbero a prima vista richiamare altri testi, ma in questo caso l’incastro è talmente ben riuscito da risultare ancora avvincente… il tutto condito con una interessantissima teoria numerologica che sembra svelare enigmi ancestrali contenuti nel Divina Commedia. Mi hanno incuriosito a tal punto da sperimentarli sul testo… “sembra” (o è???) tutto vero!

Una prosa piacevole, incisiva e in grado di “cambiare marcia” nei momenti di maggiore climax, accompaganta da alcune intuizioni veramente felici come il capitolo conclusivo, una chicca del volume. Proprio nel momento in cui si pensa che tutto sia finito… un forestiero, uno “sconosciuto”… veramente bellissima l’idea in chiusura…

Ah prima di dimenticarmi il famoso e fantomatico Veltro è…. è…

Il libro segreto di Dante

Critic@mente

A pratire da oggi vi sarà un nuovo spazio su questo blog:

Critic@mente
dalla critica alla mente: dalle recensioni alla critica, attraverso digressioni personali [ndr in altre parole ciò che mi suggerisce la mente].
Uno spazio per considerazioni, approfondimenti, dettagli, studi, presentazioni, idee, regressioni, libri, saggi, articoli, pamphlet, plaquette, net e hypertextual literature… insomma tutto quel che è e fa letteratura, approcciando la critica con occhio e toni informali.

Chi volesse può fare segnalazioni all’indirizzo caburlotto@archiviodannunzio.it

Visite didattiche al Parco del Vittoriale degli Italiani – proposta per le scuole

Un libro di pietre vive, visite didattiche al Parco del Vittoriale degli Italiani per le scuole di ogni ordine e grado

Il parco viene letto come se fosse un libro, pietra dopo pietra in una passeggiata di due ore alla scoperta di Gabriele d’Annunzio tra biografia, storia, arte e letteratura

Il Parco del Vittoriale (nove ettari) è parte integrante del Museo poiché raccoglie statue, massi, una nave incastonata in un colle, un motoscafo antisommergibile, un aereo, l’Auditorium, il Mausoleo, un teatro all’aperto, le automobili, il Museo d’Annunzio segreto dedicato agli abiti e agli oggetti da viaggio che, insieme alla Prioria (la casa di Gabriele d’Annunzio) e il Museo d’Annunzio eroe formano la Cittadella di Gabriele d’Annunzio.

Accompagnati da un’operatrice didattica gli studenti visiteranno per 2 ore il Parco soffermandosi su ciascun cimelio, simbolo, oggetto, motto, disseminato nel percorso, scoprendone il significato e, supportati dall’operatrice, collegandolo ad aspetti biografici, storici, artistici e letterari.

Il parco diventa quindi, attraverso una visita guidata, “un libro di pietre vive” come lo definì il poeta, che passo dopo passo, pagina dopo pagina fa scoprire al visitatore dettagli, analogie con le opere letterarie, ma anche spaccati della vita del Comandante; simboli che ricorrono nel parco; motti che richiamano le imprese e la storia nazionale.

Visite didattiche Vittoriale

Visite didattiche al Parco del Vittoriale degli Italiani – proposta per le scuole http://ping.fm/v6iu6

Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane | Archivio d’Annunzio

Luciano Curreri, Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane, Roma, Bonanno, 2011, Euro 14.

Di fronte al livellamento «storico-inconsapevole» dell’uomo-massa, i silenzi urbani di Elettra (1904), le solitudini umane del Forse che sì forse che no (1910), i libri segreti delle «divine fisiologie», nei più tardi anni Venti e Trenta, sono soltanto alcune delle metamorfosi prodigate dall’immaginario dannunziano per sopravvivere e per ricreare sé stesso lungo il Novecento, senza smarrirsi nel nuovo secolo e anzi riprendendo e sviluppando, tra nostrani dintorni (lampante il caso di Fogazzaro) e ‘sintonie’ epocali, le lezioni della cultura europea otto-novecentesca, specie di quella francofona: Hugo, Rodenbach, Barrès. D’altronde, all’epoca, la Francia, con la compagnia di un Belgio non così disprezzato e allontanato in termini d’apporto culturale, è la patria comune a tutti, la cui lingua seduce il Vate – che investe molto sulla traduzione – per le grandi possibilità che offre a chi la abita come autore. Se a volte d’Annunzio riesce nell’intento di innestare e innovare tradizioni più o meno note, altre volte sembra arrendersi a sé stesso e pare costretto a ripetere gli approdi creativi migliori del suo Ottocento, specie quello estremo e liminare di Le vergini delle rocce (1896) e Il fuoco (1900). Del resto, questi approdi non sono del tutto ancorati alla loro data di pubblicazione, ma sono testualità di un immaginario disteso che le proietta nel futuro – ritrovandole in una temporalità altra, come quella espressa dai romanzi di Joan Lindsay e Ira Levin – o nel passato, in un’anticipazione che non ci racconta il solito plagio dannunziano e che ci regala invece i silenzi, le solitudini, i segreti – e le approssimazioni a Venezia e al Novecento – di un altro, particolare innamorato della vita e della letteratura, il quasi dimenticato Gualdo.

Per informazioni e eacquisti – http://www.bonannoeditore.com/it/scheda_libro.php?id=1256

Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane

via Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane | Archivio d’Annunzio.

Album fotografico della presentazione tenutasi all’Hotel Savoy Palace

Seguendo il link http://www.flickr.com/photos/63302249@N03/sets/72157626772595809/ è disponibile l’album fotografico della presentazione di Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936 tenutasi il 28 maggio presso l’Hotel Savoy Palace di Gardone Riviera

Presentazione Hotel Savoy Palace