Te’ con Gabriele d’Annunzio: appuntamento con la cultura alla Feltrinelli di Mestre

5 dicembre 2011 ore 17:00 Feltrinelli di Mestre incontriamo Filippo Caburlotto, ideatore del Progetto Archivio d’Annunzio e autore di numerosi volumi dedicati al Vate per scoprire Gabriele d’Annunzio

30/11/2011 – Gabriele d’Annunzio, poeta, romanziere, esteta, grande appassionato di arte e incontri letterari. Grande amatore, ma soprattutto grande amante di Venezia. Ed è attraverso le parole di Filippo Caburlotto e letture dalle opere del Vate che, sorseggiando Te’ certificato Fairtrade insieme agli ospiti conosceremo e scopriremo questo autore.

Tra annotazioni dai Taccuini, letture di passaggi delle opere, e “racconti di itinerari in una Venezia Imaginifica”, incontreremo personaggi cari al Vate, seduti nei Caffé; Muse e amanti sorprese in Palazzi veneziani e una stroardinaria panoramica sulle opere più famose del Vate come il romanzo veneziano “Il fuoco”.

Filippo Caburlotto, studioso dannunziano, autore di volumi come “D’Annunzio e lo specchio del romanzo: sdoppiamenti, rifrazioni, giochi d’immagini”, “Venezia Imaginifica. Sui passi di d’Annunzio girovagando tra sogno e realtà”, “Gabriele d’Annunzio inediti. 1922-1936. Carteggio con Maria LOmbardi e altri scritti” e curatore di volumi come “Il Fuoco”, è inoltre ideatore del progetto internazionale Archivio d’Annunzio dedicato alla valorizzazione dell’opera letteraria di Gabriele d’Annunzio che coinvolge Università nazionali ed internazionali.

Un te’ delle cinque dai toni artistici, dalle passeggiate immaginarie in una Venezia viva, culla dell’arte. Da letture suggestive, da incontri ai caffé e da piccole incursioni biografiche.

RSVP

Si consiglia la prenotazione scrivendo a eventi.mestre@lafeltrinelli.it

oppure telefonando allo 041 2381371 libreria Feltrinelli e chiedere di Gloria Favaro.

Visite didattiche al Parco del Vittoriale degli Italiani – proposta per le scuole

Un libro di pietre vive, visite didattiche al Parco del Vittoriale degli Italiani per le scuole di ogni ordine e grado

Il parco viene letto come se fosse un libro, pietra dopo pietra in una passeggiata di due ore alla scoperta di Gabriele d’Annunzio tra biografia, storia, arte e letteratura

Il Parco del Vittoriale (nove ettari) è parte integrante del Museo poiché raccoglie statue, massi, una nave incastonata in un colle, un motoscafo antisommergibile, un aereo, l’Auditorium, il Mausoleo, un teatro all’aperto, le automobili, il Museo d’Annunzio segreto dedicato agli abiti e agli oggetti da viaggio che, insieme alla Prioria (la casa di Gabriele d’Annunzio) e il Museo d’Annunzio eroe formano la Cittadella di Gabriele d’Annunzio.

Accompagnati da un’operatrice didattica gli studenti visiteranno per 2 ore il Parco soffermandosi su ciascun cimelio, simbolo, oggetto, motto, disseminato nel percorso, scoprendone il significato e, supportati dall’operatrice, collegandolo ad aspetti biografici, storici, artistici e letterari.

Il parco diventa quindi, attraverso una visita guidata, “un libro di pietre vive” come lo definì il poeta, che passo dopo passo, pagina dopo pagina fa scoprire al visitatore dettagli, analogie con le opere letterarie, ma anche spaccati della vita del Comandante; simboli che ricorrono nel parco; motti che richiamano le imprese e la storia nazionale.

Visite didattiche Vittoriale

Visite didattiche al Parco del Vittoriale degli Italiani – proposta per le scuole http://ping.fm/v6iu6

Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane | Archivio d’Annunzio

Luciano Curreri, Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane, Roma, Bonanno, 2011, Euro 14.

Di fronte al livellamento «storico-inconsapevole» dell’uomo-massa, i silenzi urbani di Elettra (1904), le solitudini umane del Forse che sì forse che no (1910), i libri segreti delle «divine fisiologie», nei più tardi anni Venti e Trenta, sono soltanto alcune delle metamorfosi prodigate dall’immaginario dannunziano per sopravvivere e per ricreare sé stesso lungo il Novecento, senza smarrirsi nel nuovo secolo e anzi riprendendo e sviluppando, tra nostrani dintorni (lampante il caso di Fogazzaro) e ‘sintonie’ epocali, le lezioni della cultura europea otto-novecentesca, specie di quella francofona: Hugo, Rodenbach, Barrès. D’altronde, all’epoca, la Francia, con la compagnia di un Belgio non così disprezzato e allontanato in termini d’apporto culturale, è la patria comune a tutti, la cui lingua seduce il Vate – che investe molto sulla traduzione – per le grandi possibilità che offre a chi la abita come autore. Se a volte d’Annunzio riesce nell’intento di innestare e innovare tradizioni più o meno note, altre volte sembra arrendersi a sé stesso e pare costretto a ripetere gli approdi creativi migliori del suo Ottocento, specie quello estremo e liminare di Le vergini delle rocce (1896) e Il fuoco (1900). Del resto, questi approdi non sono del tutto ancorati alla loro data di pubblicazione, ma sono testualità di un immaginario disteso che le proietta nel futuro – ritrovandole in una temporalità altra, come quella espressa dai romanzi di Joan Lindsay e Ira Levin – o nel passato, in un’anticipazione che non ci racconta il solito plagio dannunziano e che ci regala invece i silenzi, le solitudini, i segreti – e le approssimazioni a Venezia e al Novecento – di un altro, particolare innamorato della vita e della letteratura, il quasi dimenticato Gualdo.

Per informazioni e eacquisti – http://www.bonannoeditore.com/it/scheda_libro.php?id=1256

Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane

via Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane | Archivio d’Annunzio.

Album fotografico della presentazione tenutasi all’Hotel Savoy Palace

Seguendo il link http://www.flickr.com/photos/63302249@N03/sets/72157626772595809/ è disponibile l’album fotografico della presentazione di Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936 tenutasi il 28 maggio presso l’Hotel Savoy Palace di Gardone Riviera

Presentazione Hotel Savoy Palace