Critic@mente: 22/11/’63 – una questione di genere

Dopo le (mai abbastanza) lunghe vacanze natalizie, rieccomi con Critic@mente, questa volta voglio parlare di 22/11/’63 di Stephen King (Mondadori).

Premetto – e con questo mi inimicherò alcuni lettori – che non sono un amante di King, non ne discuto il valore, ma semplicemente è una questione di genre… di solito non mi si addice.

Son rimasto stupito quindi quando ho sentito che ques’ultimo rmanzo era un netto cambio rispetto al passato e mi sono avventurato nella lettura, che devo dire con un certo stupore, si è rivelata piacevolissima.

Quel che più mi ha però colpito è stata l’impressionante abilitò dimostrata da King nel gestire e fondere generi differenti. Capiamoci: se domandassi di “classificare” (odio le etichette ma mi arrendo all’idea della lloro utilità, se non altro commerciale) questo romanzo, cosa si potrebbe scrivere?

L’unica risposta plausibile è “non ne ho la più pallida idea”, forse bisognerebbe ricorrere ad un termine mutuato da altre arti, ovvero fusion, forse semplicemnete lo si potrebbe definire un romanzo contemporaneo, in cui le barriere di genere sono ormai inesistenti (almeno per i grandi che sono in grado di fonderle). In 22/11/’63, facendo una veloce lista, possiamo trovare il thriller, il noir, il poliziesco, lo storico, chiaramente, visto il plot, il fantascientifico, potremmo giungere a parlare di romanzo di formazione, per non soffermarsi sui richiami ad una sceneggiatura cinematografica (da qualche parte ho letto che a breve diverrà infatti un film… e consiglio Tom Hanks come protagonista!) … insomma un bel mix, che però King dimostra di saper manipolare a piacimento con una maestria riscontrabile in pochissimi altri casi.

Stephen King 22/11/'63

 

Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane | Archivio d’Annunzio

Luciano Curreri, Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane, Roma, Bonanno, 2011, Euro 14.

Di fronte al livellamento «storico-inconsapevole» dell’uomo-massa, i silenzi urbani di Elettra (1904), le solitudini umane del Forse che sì forse che no (1910), i libri segreti delle «divine fisiologie», nei più tardi anni Venti e Trenta, sono soltanto alcune delle metamorfosi prodigate dall’immaginario dannunziano per sopravvivere e per ricreare sé stesso lungo il Novecento, senza smarrirsi nel nuovo secolo e anzi riprendendo e sviluppando, tra nostrani dintorni (lampante il caso di Fogazzaro) e ‘sintonie’ epocali, le lezioni della cultura europea otto-novecentesca, specie di quella francofona: Hugo, Rodenbach, Barrès. D’altronde, all’epoca, la Francia, con la compagnia di un Belgio non così disprezzato e allontanato in termini d’apporto culturale, è la patria comune a tutti, la cui lingua seduce il Vate – che investe molto sulla traduzione – per le grandi possibilità che offre a chi la abita come autore. Se a volte d’Annunzio riesce nell’intento di innestare e innovare tradizioni più o meno note, altre volte sembra arrendersi a sé stesso e pare costretto a ripetere gli approdi creativi migliori del suo Ottocento, specie quello estremo e liminare di Le vergini delle rocce (1896) e Il fuoco (1900). Del resto, questi approdi non sono del tutto ancorati alla loro data di pubblicazione, ma sono testualità di un immaginario disteso che le proietta nel futuro – ritrovandole in una temporalità altra, come quella espressa dai romanzi di Joan Lindsay e Ira Levin – o nel passato, in un’anticipazione che non ci racconta il solito plagio dannunziano e che ci regala invece i silenzi, le solitudini, i segreti – e le approssimazioni a Venezia e al Novecento – di un altro, particolare innamorato della vita e della letteratura, il quasi dimenticato Gualdo.

Per informazioni e eacquisti – http://www.bonannoeditore.com/it/scheda_libro.php?id=1256

Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane

via Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane | Archivio d’Annunzio.

La Nuova Venezia – “Un filologo detective scova il diario dell’amante veneziana”

D’Annunzio. Un filologo detective scova il diario dell’amante veneziana

Sulla “Nuova Venezia” di oggi, a pagina 42, recensione di Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936.

La Nuova Venezia

via Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936.

L’Arena – recensione a “Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936″ « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936

L’ultima – recensione a Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936.

Sull’ “Arena”, edizione odierna, recensione a Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936.

Articolo online

L'ultima - L'Arena

via L’Arena – recensione a “Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936″ « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936.

Brescia Oggi – recensione di “Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936″ « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936

L’ultima amante del Vate – recensione a Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936

Sull’edizione odierna di “Brescia Oggi”, a pagina 41, recensione a firma di Attilio Mazza.

Brescia Oggi - L'ultima amante del Vate

via Brescia Oggi – recensione di “Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936″ « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936.

NonSoloLibri – recensione a “Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936″ « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936

NonSoloLibri – recensione a Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936

Nuova recensione a Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936.

Leggi l’articolo su NonSoloLibri

via NonSoloLibri – recensione a “Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936″ « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936.

Corriere del Veneto – “D’Annunzio cuoco e mago” « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936

Corriere del Veneto – D’Annunzio cuoco e mago

Sul Corriere del Veneto di oggi (26 arile), pagina 13, recensione, vergata da Lorenzo Tomasin, di Gabriele d’Annunzio. Inediti 1922-1936.

via Corriere del Veneto – “D’Annunzio cuoco e mago” « Gabriele d’Annunzio Inediti 1922-1936.